SABATO 20 GENNAIO 2017  h 16.30/18:30

Presso il salone dell’ANFFAS Desenzano , Via Durighello 1

MATTEO MOLINARI, critico cinematografico ci parlerà del tema

“CINEMA E DISABILITA’ INTELLETTIVA”

attraverso la  visione e la discussione di alcuni spezzoni del film:

LE CHIAVI DI CASA di Gianni Amelio

L’OCCHIO “DISABILE” DELLO SPETTATORE DI FRONTE ALLA NORMALE DIVERSITÀ DELL’ALTRO DA SÈ

Argomento difficile da affrontare e considerato poco adatto per essere rappresentato nello spettacolo cinematografico, la disabilità intellettiva è stata protagonista solo di alcuni film di autori che si sono posti il problema non solo di informare il pubblico su una questione di singolare importanza, ma anche di creare nello spettatore attraverso il sistema di comunicazione filmica il senso di spaesamento e diversità di fronte a storie di dolorosa quotidianità. L’intento di mettere lo spettatore in uno stato di “disabilità intellettiva” di fronte alla “normalità” dei personaggi rappresentati nei film ha comportato la sperimentazione di strategie narrative e tecnico-linguistiche davvero interessanti fra il documentario e la fiction. Fra fiction e documentario appare la pellicola Le chiavi di casa di Gianni Amelio del 2004. Ispirato al romanzo Nati due volte di Giuseppe Pontiggia, il film vede come protagonista Andrea Rossi, ragazzo di quindici anni con disabilità intellettive e fisiche con cui l’attore Kim Rossi Stuart che interpreta il ruolo del padre ha dovuto imparare ad interagire. La sceneggiatura è solo un esile filo rosso necessario per cucire insieme scene e momenti di vita quotidiana fra la “normalità” del ragazzo e la presa di coscienza dell’uomo/attore che ha trovato in sé la “diversità” necessaria per interagire e affezionarsi al suo “collega”. Identificandosi con lo sguardo del padre, lo sguardo dello spettatore scopre la meraviglia dell’alterità dal proprio sé consueto