Dettaglio del progetto
Descrizione del progetto
Le Chiavi di casa è un progetto nato grazie alla legge 112/2016 che ha stimolato la nascita di iniziative mirate al “dopo di noi”.
“Dopo di noi” è il pensiero che hanno tutti i genitori su cosa accadrà al proprio figlio con disabilità quando loro non ci saranno più o non saranno in grado di accudirli. Pensiero che può essere anche legato al “durante noi” e cioè al chiedersi se sia possibile permettere anche a lui quell’emancipazione che è normale in tutti i figli e che li porta a vivere in un luogo che non sia la propria famiglia. E’ andarsene per emanciparsi, crescere e costruire il proprio futuro.
Un tempo si pensava solo a Centri Residenziali o Comunità Alloggio, ora si possono cominciare a sognare soluzioni più innovative, più inclusive e a misura delle legittime aspirazioni personali. Soluzioni più personalizzate, più legate al proprio territorio e alle esigenze della persona.
Esistono già progetti pilota di piccoli gruppi appartamento in cui possano vivere due, tre, quattro persone al massimo con il sostegno, più o meno presente, di un operatore nel caso presenza di buone autonomie e capacità lavorative, o progetti con quattro/cinque persone con la presenza pressochè costante di un operatore, nel caso di minori autonomie..
Sono progetti complessi sia dal punto di vista economico che da quello della crescita delle competenze personali. Ma, soprattutto, sono spesso percorsi difficili anche per i genitori che devono abbandonare il loro amorevole, e rassicurante, ruolo di presenza costante che si occupa di tutto.
Lasciar “volare da solo” il proprio figlio è un passaggio sempre difficile per tutti, ma nel caso di genitori di persone con disabilità è un salto nel vuoto drammaticamente coraggioso e complesso.
“Le chiavi di casa” è quindi un progetto di “palestra all’autonomia” in cui si mettono in gioco e costruiscono sia le competenze necessarie alla persona, sia la competenze emotive dei familiari. E’ una grande sfida necessaria per riuscire un domani a realizzare il sogno di una vera e propria vita autonoma.
Il progetto, cominciato a marzo 2018 e previsto per ora fino al dicembre 2020, coinvolge 22 persone con disabilità che frequentano i servizi diurni della nostra associazione.
In gruppi di 4/5 persone, ogni giorno al termine dell’attività del Servizio diurno, si recano con un operatore in un appartamento a Rivoltella e imparano a fare tutto quello che è richiesto nella vita normale di ogni giorno, dal fare la spesa, a decidere cosa mangiare e quindi prepararlo, a fare le pulizie di casa dividendosi i ruoli, a trascorrere il proprio tempo libero (dentro e fuori) nel modo più gratificante, a saper condividere tutti questi aspetti con i propri “coinquilini”, al saper essere autonomi (e godere di questa importantissima crescita) senza essere sempre dipendenti dal proprio genitore, ecc. Le persone quindi cenano e restano a dormire per tornare l’indomani direttamente ai propri Centri Diurni.
L’appartamento, sito nel Green Residence a Rivoltella, appartiene ai patrimoni sequestrati alla criminalità organizzata ed è stato ceduto in comodato all’ANFFAS da l Comune di Desenzano.
In parallelo il progetto prevede un’attività di sostegno psicologico mirato ad avviare il processo di accettazione, da parte dei genitori, della progressiva emancipazione del figlio dal nucleo familiare, per favorire maggiore benessere emotivo, migliorare le competenze genitoriali e la consapevolezza delle risorse possedute. Tale lavoro viene svolto attraverso colloqui psicologici individuali e di coppia e con gruppi di sostegno psicologico e di parent training.
La tua donazione è preziosa e essenziale per il futuro di questi ragazzi, donne e uomini.
Grazie di cuore.
Per maggiori informazioni in merito al progetto puoi scaricare l’ allegato.